Mercoledì 3 Maggio 2023, gli alunni delle classi 1A,1B,1C dell’I.C Manara di Borgo Val di Taro, accompagnati dagli insegnanti:, Camisa, Costa, Guerra, Iembo, Lanzarotti, Melli e dall’educatrice Taddei, si sono recati a Pontremoli, a visitare il castello del Piagnaro, ma soprattutto, per vivere una giornata, immersi nel Medioevo, periodo storico studiato, dagli alunni, durante questo anno scolastico. Come tutti sappiamo, leggere e studiare è bello, ma vivere dal vivo, le informazioni imparate in classe, è certamente un’altra esperienza! E allora, poiché abbiamo la fortuna di avere una perla medievale, dietro l’angolo, perché non approfittarne?
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Pontremoli è il comune più a nord di tutta la Toscana e uno dei centri più caratteristici della Lunigiana. Posta su un pianoro circondato da colli e da monti, la cittadina è un piccolo scrigno di memorie artistiche e monumentali. Ai suoi ponti medievali, percorrere il lastricato delle sue vie è anche un modo per viaggiare indietro nel tempo raggiungendo un’epoca mitica. Infatti, è opinione diffusa, tra gli storici, quella di riconoscere in Pontremoli, la mitica Apua, l’antica capitale della civiltà dei Liguri-Apuani. A conferma di ciò, proprio a Pontremoli, nel Castello del Piagnaro, è ospitato il Museo delle Statue Stele, al cui interno si conserva la bellissima serie di sculture antropomorfe, che rappresentano la testimonianza più importante della preistoria lunigianese. Tali opere, misteriose, affascinanti e inserite in un contesto, capace di farle risaltare, grazie al contrasto tra le statue e le antiche mura del Castello, sono state prodotte in un arco temporale, che va dall’Età del rame fino all’epoca di romanizzazione. Il significato di questi affascinanti reperti è una questione ancora aperta anche se, secondo la tesi più diffusa, rappresenterebbero divinità pagane maschili e femminili protettrici dei vari aspetti della vita umana. Arrivati a Pontremoli ci siamo subito incamminati verso il centro, che conduce al Castello del Piagnaro. Abbiamo potuto vedere la piazza delle Repubblica, dove si svolge il mercato cittadino ed, essendo giorno di mercato, i ragazzi hanno potuto immergersi ancora di più nel clima dei mercati medievali. Poi, siamo arrivati nella vicina piazza del Duomo dove, abbiamo potuto ammirare il Duomo, progettato nel XVII secolo, dal cremonese Alessandro Capra. Passando da una piazza all’altra abbiamo osservato il Campanone, la torre centrale della Cortina di Cazzaguerra, innalzata nel XIV secolo e oggi, vero e proprio simbolo della città. Si dice che, il Pontremolese va a letto tranquillo solo, se nell’arco della giornata, ha sentito,almeno una volta, il rintocco delle campane del Campanone.

La cortina di Cazzaguerra , che un tempo divideva l’antica grande piazza centrale, venne fatta costruire da Castruccio Castracani degli Antelminelli, per tenere separate le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, che furono così confinati in parti diverse della città. Nel 1578 la torre fu trasformata in campanile.
